Silenzio, parla Bruttini! “La coltivazione degli ortaggi”, saggio del Dott. A Bruttini

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Tratto da “Il libro dell’agricoltore”, del Dott. A Bruttini

Importanza di questa coltivazione:

“I diversi prodotti che l’orto può dare costituiscono un alimento che contribuisco notevolmente alla sanità del corpo e quantunque gli ortaggi siano meno nutritivi della frutta sono nonpertanto utilissimi perchè, come queste, rendono il cibo quotidiano più variato e gradito”.

” […] Ma anche dove gli ortaggi sono coltivati per uso della famiglia colonica è ben raro che si possano vedere nell’orticello delle varietà pregiate, sia per l’abbondanza della produzione, sia per il sapore, perchè molto spesso i contadini pigliano quasi tutti il seme come viene viene, non curando affatto le piante che debbono produrlo, danno al terreno dell’orto poco e cattivo concime, non lo innaffiano a tempo e sufficientemente, non si mettono insomma in condizioni da ritrarre da questo piccolo appezzamento di poche decine di metri quadrati tutti i varianti e abbondanti prodotti che è capace di dare quando è coltivato con intelligenza e amore”.

” […] finalmente la manodopera non potrà mai mancare sia perchè l’orticello che può bastare ad una famiglia è abbastanza ristrett, sia perchè tutti i componenti la famiglia possono lavorarvi utilizzando, più con diletto che con fatica, quei ritagli di tempo che non sono difficili a trovarsi specialmente nei giorni festivi”.

Tratto da pg 387- 388 “Il libro dell’agricoltore”, Dott. A Bruttini, Manuale Hoelpi , Milano 1913

Avete capito il Dott. Bruttini? un messaggio chiaro e conciso per i contadini della Primavera in arrivo, anche per questa stagione l’acqua è importante, per i trapianti e le nuove semine e per favorire la ripresa dell’attività della terra in generale, dopo il lungo sonno invernale. Quindi prossimo weekend, prima di andare in spiaggia o al lago, ricordarsi di dare acqua al vostro spazio vegetale.

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A tutto Aglio. Storia dell’aglio a Ferrara e dintorni

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Ultimo aglio dell’orto ( Contrapò, Ferrara )  perfettamente conservato dalla stagione appena trascorsa

L’aglio nella storia di Ferrara

Gli Estensi, signori di Ferrara, furono i primi ad incentivare la produzione di aglio nel voghierese. Infatti, fu proprio a partire dal 1435, quando Niccolò III costruì il castello di Belriguardo a Voghiera, che l’orticoltura e l’allevamento dovettero mettersi al passo dei grandi banchetti di corte. In particolar modo l’aglio era necessario per coprire i sapori delle carni non più fresche. L’esperienza acquisita nel periodo estense in campo agricolo, nel 1598 non andò perduta dati i successivi illustri proprietari, che individuarono il potenziale di queste terre. Più recenti, invece, sono le testimonianze scritte dei documenti contabili legati al commercio europeo di aglio e cipolla, datate a partire dal 1928, e la più attuale Fiera dell’Aglio di Voghiera.

L’area dell’antica Voghenza, oggi Voghiera, fu destinata fin da tempi lontanissimi alla coltivazione di piante da orto in genere, di erbe aromatiche e in particolare di aglio. Dopo la fine della dominazione estense( 1598 ), illustri proprietari della zona che avevano apprezzato il valore e la qualità di queste fertili terre, un tempo situate lungo il corso del fiume Po, hanno portato avanti la coltivazione dell’aglio che si è mantenuta fino ai nostri giorni. Grazie al suolo leggero, con sabbie di origini fluviali, argilloso e limoso, che favorisce l’equilibrio tra qualità e aromaticità, le caratteristiche organolettiche dell’Aglio di Voghiera Dop sono insuperabili e lo distinguono, fin dal primo assaggio, da ogni altro tipo di aglio.

L’aglio nella storia dell’umanità

Nell’antico Egitto:

Nell’Antico Egitto, secondo quanto scritto da Erodoto, questo bulbo era una delle componenti principali della dieta di schiavi e di coloro che per vivere svolgevano lavori pesanti, mentre, per quanto concerne le proprietà medicinali, vi sono chiari riferimenti alle sue proprietà curative in un codice: il Codex Ebeers. Questo codice, datato 1550 a.C. riporta consigli puntuali sull’utilizzo dell’Aglio come rimedio efficace contro i problemi circolatori, il mal di testa, le punture d’insetti e i parassiti.

Una interessante curiosità: nella tomba del Faraone Tutankhamen furono ritrovate delle teste di aglio perfettamente conservate, a dimostrazione di quanto fosse ritenuto indispensabile per la vita quotidiana.

Nell’antica Grecia:

I traguardi notevoli che vennero raggiunti dalla medicina egiziana, depurati dalle componenti esoteriche, furono largamente utilizzati nella Grecia di Ippocrate di Cos (460-377 a.C.). Il Padre della medicina, infatti, aveva basato le sue teorie sull’osservazione ed era giunto alla conclusione che l’Aglio venisse utilizzato come valido aiuto per problemi ai polmoni, dolori addominali ed altri usi. La tradizione e l’esperienza popolare furono, ancora una volta, ampliamente sostenute. I preziosi spicchi venivano dati anche agli atleti per migliorare le loro prestazioni durante la gara, così come ai militari veniva servito l’Aglio regolarmente per aumentare il loro coraggio e la resistenza in battaglia.

Nell’Asia antica:

L’impiego dell’Aglio dal punto di vista medico in Asia ha antiche origini. Si stima, infatti, che il suo uso nella dieta giornaliera risalga sin al 2000 a. C. se non prima. Il suo aroma e le sue proprietà venivano usate spesso per conservare i cibi, in particolar modo la carne. La cosa più curiosa è che l’Aglio, da queste culture, veniva prescritto anche come rimedio contro la tristezza o la depressione e, in combinazione con altre erbe, fungesse da un tonico essenziale per accelerare la guarigione. Anche il popolo asiatico, quindi, aveva sperimentato i benefici di questa pianta eccezionale e studi recenti condotti a campione nella provincia di Shandong in Cina hanno indicato una vistosa diminuzione del rischio di cancro allo stomaco negli abitanti che per tradizione consumano regolarmente aglio.

Note:

Le informazioni di questo articolo sono tratte da:

https://www.taccuinistorici.it/ita/news/antica/spezie-erbe/Storia-aglio-in-cucina.html (visitato il 2/3/2019)

https://malvicervati.com/storia-dell-aglio (visitato il 2/3/2019)

https://www.turismo.it/gusto/articolo/art/aglio-di-voghiera-lafrodisiaco-romagnolo-id-12399/ (visitato il 2/3/2019)